Campagna e città

Campagna e città

Tra fine ’800 e gli inizi del ’900 la crescita demografica e l’espansione delle città determinò un profondo squilibrio tra l’Italia urbana e quella rurale.
Ufficialmente la questione fu rilevata nel 1878, anno in cui lo Stato stabilì d’intervenire a favore dell’edilizia scolastica, concedendo prestiti di favore con saggi d’interesse ridotto. Nella pratica però solo nei grandi centri urbani vi erano edifici scolastici nati e progettati in base alle loro funzione pedagogica.
Nelle campagne invece i Comuni riadattavano edifici preesistenti, come casolari, fienili, stalle in modo da fungere sia da scuola che da alloggio per il maestro o la maestra.

Ma il grande divario che c’era tra città e campagna si nota immediatamente anche dal tipo di abbigliamento degli scolari e soprattutto dalle calzature. Vediamo dalle foto infatti come siano diverse le divise dei ragazzi delle scuole urbane da quelli delle scuole rurali e soprattutto come pochi in campagna avessero la possibilità di avere un paio di scarpe.

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